LATELLA FLAVIO: La Mia Storia nel Cuore del Greco di Bianco

Sono cresciuto tra i filari dei vigneti di famiglia, immerso nel lavoro e nella passione che hanno accompagnato tre generazioni di produttori di vino. Fin da bambino, ho osservato il mio destino intrecciarsi con quello della terra, custodendo il segreto di un prodotto prezioso: il Greco di Bianco.

Come ogni eroe, ho affrontato la mia sfida. Ho preso sulle spalle l’eredità dei miei avi e, con determinazione, ho trasformato la passione in missione. Da semplice osservatore, sono diventato protagonista, immergendomi nell’arte della produzione vinicola. Oggi, continuo questo cammino, portando avanti una tradizione che onoro ogni giorno, coltivando il vino che racconta la storia della mia famiglia e della nostra terra.

dino latella: Il Maestro dei Sensi: L’Eroe che Insegna la Passione per la Terra e il Vino

Come docente presso un Istituto Alberghiero e appassionato della terra e del vino, ho intrapreso un viaggio che va oltre l’insegnamento. La mia missione è quella di trasmettere non solo conoscenze, ma anche emozioni. Proprio come un eroe che condivide i segreti di un’arte antica, cerco di far vivere le sensazioni olfattive e gustative dei nostri vini attraverso le esperienze di degustazione.

Ogni bottiglia racconta una storia, e io sono qui per guidare coloro che visitano la nostra azienda in un viaggio sensoriale, mostrando loro la bellezza e la profondità di ciò che la nostra terra ci offre. È questa la mia eredità e il mio compito: trasmettere l’amore per la terra e il vino, affinché ogni sorso diventi un ricordo indelebile.

Perché Bere il Vino è più di un Gesto: Un Calice Pieno di Storia e Passione

Ogni sorso di vino non è solo un piacere per i sensi, ma anche un viaggio nel tempo

Quando scegli un bicchiere del nostro vino, non stai semplicemente degustando una bevanda: stai celebrando generazioni di sacrificio, passione e dedizione. La nostra famiglia, come la nostra azienda, è il frutto di anni di lavoro instancabile, amore per la terra e rispetto per la tradizione.

Dietro ogni calice di Greco di Bianco, c’è una storia che risale ai nostri antenati, che con coraggio e intuizione hanno iniziato a coltivare queste viti. Oggi, con la stessa passione e dedizione, continuiamo questo percorso, rispettando i ritmi della natura e curando ogni grappolo con attenzione.

Bere il nostro vino significa onorare questa eredità. È un brindisi alla terra che ci ha dato tutto e alla famiglia che, giorno dopo giorno, continua a coltivarla con amore. Salute!

Sapori , tradizoni e gusto di un tempo

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La storia del vino Greco di Bianco 

La storia della sconfitta dei Crotoniati da parte dei Locresi, nonostante la schiacciante inferiorità numerica, è una delle più affascinanti leggende che emergono dall’antica Magna Grecia. La battaglia tra Locri Epizefiri e Crotone nel 560 a.C. si tramanda come un episodio straordinario, in cui il coraggio e la determinazione dei Locresi furono stimolati da una singolare fonte di forza: il vino. La leggenda narra che furono le abbondanti libagioni di un vino potente, assaporato prima della battaglia, a infondere nei guerrieri locresi un vigore inarrestabile e un coraggio eroico. Questo vino, legato simbolicamente alla protezione divina dei Dioscuri, Castore e Polluce, sarebbe stato l’elemento che contribuì alla loro miracolosa vittoria.

Tra i vini che si pensa possano essere associati a questa leggenda c’è il Greco di Bianco, prodotto dalla varietà di uva Greco, che arrivò in Calabria presumibilmente nell’VIII secolo a.C. con i coloni greci. La zona intorno a Bianco, situata nella Calabria sud-orientale, divenne il terroir ideale per questo vitigno, le cui caratteristiche evocano il legame con la terra e il mare. Il profumo del vino, ricco e aromatico, sembra riflettere l’essenza di quella terra lontana che i coloni avevano lasciato, ma che ritrovavano in Calabria.

Il Greco di Bianco, un vino dolce e corposo, viene prodotto ancora oggi e rappresenta uno dei vini più antichi d’Italia, ereditando la tradizione millenaria di questa leggenda. È affascinante pensare che, tra miti e storia, questo vino possa aver giocato un ruolo nella resistenza e nella vittoria dei Locresi contro un esercito di gran lunga più numeroso